Abbazia di Santa Maria di Monteplanizio

L'Abbazia di Santa Maria di Monteplanizio fu costruita intorno all’anno 1000 dai Benedettini.

Abbazia di Santa Maria di Monteplanizio
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Descrizione

E' un importante esempio di architettura romanica e è caratterizzato da un'imponente facciata in pietra, con decorazioni scolpite e un bellissimo portale.

La chiesa di Santa Maria in Monte Planizio è sita in Largo Aventino. Per spiegare in maniera più approfondita lo sviluppo urbanistico di Lettopalena, occorre effettuare un salto nel passato di oltre 1000 anni e proiettare il nostro sguardo al tempo in cui i monaci benedettini fondarono l’Abbazia di Santa Maria di Monteplanizio, l’unica memoria storica del Paese. Fu costruita intorno all’anno 1000. Nel 1020 i benedettini innalzarono il Monastero su un vasto territorio donato dal conte Ruggero della Marca Teatina. Il primo Abate fu Uberto. Nel 1065 il Monastero fu donato al vescovo di Chieti, Attone, e successivamente all’altro vescovo Guglielmo. Susseguì una lunga serie di donazioni e annessioni. Grazie alla posizione geografica in cui si innalzava, l’Abbazia riscontrò un notevole successo. Prossima alle acque del fiume Aventino, costruita su un terreno fertile, posizionata ai piedi della Majella e totalmente immersa nel verde, la Sacra struttura divenne ben presto meta delle popolazioni che migrarono dall’Europa occidentale e meridionale tra il IV e il III millennio a.c., i Pelasgi. (Secondo fonti storiche i Pelasgi trasformarono la propria denominazione in Peligni). Queste caratteristiche innalzarono il prestigio dell’Abbazia, tanto che in tempi non lunghissimi, rientrarono nella sua giurisdizione anche i tre monasteri di Santa Maria del Palazzo presso Juvanum, Santa Maria del Liscia Palazzo e Santa Maria di Portella. La laboriosità dei monaci permise la formazione di un vero e proprio insediamento umano, dove si viveva in un rapporto di reciproca disponibilità e fiducia. Le relazioni tra l’Abate e i villici erano ben definite. I monaci per primi davano il buon esempio, organizzavano e stabilivano in ogni istante la vita di tutti. Tutti sapevano di avere un compito all’interno di questa società primordiale, e ognuno portava a termine il proprio lavoro correttamente e nel migliore dei modi. Per molti anni il Paese, che allora veniva chiamato “Terra de Lecto”, si strutturava in questo modo e la vita sociale si svolgeva sotto il rigido controllo dell’Abate e dei monaci. Il punto di riferimento era il Castello di Palena, nella cui contea rientrava Lama, Taranta, Forca Palena, Pizzi, Rocca di Pizzi, e l’Abbazia di Santa Maria di Monteplanizio con la “Terra de Lecto”. Purtroppo si verificò un infausto evento nel corso della spietata lotta che contrappose i barbari, fedeli all’Imperatore Federico Barbarossa, e le truppe di papa Gregorio IX. Questi si rivolse ai vescovi abruzzesi affinché sollevassero le popolazioni delle loro diocesi contro l’imperatore scomunicato. L’Abbazia che aveva accolto l’appello del papa pagò le conseguenze della sua scelta con la devastazione effettuata dai barbari delle zone contigue. In seguito, la situazione peggiorò: il monastero decadde e lo splendore dell’Abbazia ben presto si spense. 

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Modalità d'accesso

Accesso libero.

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Indirizzo

Via Monteplanizio, 66010 Lettopalena CH, Italia
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Orario per il pubblico

Su appuntamento.

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Punti di contatto

Telefono : 0872 918471
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Ulteriori Informazioni

Costo: gratuito.

Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2024, 12:31

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